Legno-Calcestruzzo

Teoria dei solai misti

La realizzazione di una struttura composta diventa realmente efficace ed efficiente nel momento in cui si riescono a sfruttare tutte le caratteristiche migliori dei vari elementi.

In un solaio legno-calcestruzzo si cercherà di trovare il giusto mix tra la leggerezza e l’elasticità delle travi in legno e la resistenza e la massa della soletta in cemento.

Benchè sia ormai un sistema costruttivo radicato in realtà non esistono specifiche norme armonizzate che trattano nello specifico la realizzazione e il calcolo dei solai misti legno-calcestruzzo. Come illustrato in seguito e anche nei video esplicativi spesso si fa riferimento sia, per aspetti generali alle Norme Tecniche per le costruzioni NTC italiane, sia alla regolamentazione relativa alle strutture composte acciaio-calcestruzzo (Eurocodice 4 UNI EN 1994). Ovviamente alcune verifiche sono legate alle strutture in legno e quindi alla normativa europea Eurocodice 5 EN UNI 1995.

In via preliminare vi invitiamo ad approfondire la conoscenza della materia legno e delle sue particolari caratteristiche. L’ing. Mazzocato nella sua presentazione illustra chiaramente quali sono le valutazioni e le metodologie di calcolo e di verifica degli elementi lignei alla luce delle norme italiane ed europee vigenti.

Un elemento di valutazione della connessione è la sua efficienza “E": in particolare questo valore viene espresso in rapporto a un’ipotetica connessione in grado di rendere il solaio composto perfettamente rigido.

Un altro parametro per capire la bontà del connettore e per verificare il solaio è la rigidezza della connessione, definito dalla sigla “k”. Questo indica la quantità di forza necessaria per far spostare il connettore di 1mm dalla sua posizione iniziale. Per maggiori chiarimenti vi invitiamo a leggere anche la presentazione dell’ing. Schiro che trovate nell’area di teoria dei solai misti nella home page.

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Teoria dei solai misti